domenica 3 luglio 2011

Google+, Android, la pervasività del social

Da quando ho questi aggeggi Android, ho usato i servizi di Google molto più di quanto avessi mai fatto prima. E' strano, per me, perché non amo molto Google, né il cloud. Il cloud non lo amo per nulla, in effetti.
Almeno com'è implementato ora.

Mi piacerebbe - e forse, chissà, col tempo ci arriveremo - poter scegliere separatamente infrastruttura e servizi, per esempio. Vorrei poter scegliere di usare Google+, ma salvare le foto su Flickr. Oppure Smugmug. O, ancora, in raw su Amazon S3 o Dropbox.

Vorrei poter leggere i feed (magari anche offline, grazie alle funzionalità di HTML5) e salvare i bookmark su un servizio di mia scelta, non necessariamente usando Google Reader e Google Bookmarks. Per esempio, io ora uso Fastladder per aggregare i feed e una installazione di scuttle su un server privato per salvare i bookmark.

Sarebbe bello se ci fossero delle API aperte (W3C? Mi senti?) per permettere ai vari servizi di scambiarsi i dati e migrarli quando IO lo decido. E se un giorno volessi togliere tutto? Facile, farei un backup dello storage (Amazon S3? Dropbox? Ubuntu One?) e poi cancellerei tutto.
Milioni di broken link :)
(e di oggetti storati nella cache di Google o salvati su altri milioni di hd nel mondo)

Ormai sono anni che si parla di Semantic Web come di quello che sarà il Web 3.0, ma forse sarà la standardizzazione del cloud e dei servizi che su di esso si appoggiano a costituire il prossimo passo.

Nessun commento:

Posta un commento